Il borgo antico di Motta è sorto probabilmente intorno al XIII secolo, sulle lussureggianti alture della Valle del Busento, anche se la denominazione del luogo e la posizione geografica suggeriscono un’origine precedente, forse normanna.
Agli inizi dell’800 Motta era una casale di Cosenza e contava circa 550 abitanti, adessitti principalmente all’agricoltura e alla pastorizia, ma anche all’industria della produzione della seta, mediante impianti di coltura del baco da seta.
Il Termine “Mote” deriva dal francese e significa “fortezza”. Ancora oggi sono visibili la porta di accesso e la torre di quello che un tempo fu la fortezza del borgo.
É un luogo avvolto dal mistero e dalla leggenda, infatti è in quest’area che secondo il mito fu sepolto il re dei Visigoti Alarico con gran parte del tesoro del Sacco di Roma.
Il Borgo è molto piccolo ed è sorto intorno all’antico castello. di cui ad oggi restano i ruderi e parte delle mure in parte restaurate.
É borgo è attraversato da una piccola stradina lastricata di mattoni rossi e che conduce verso l’antico maniero.
Sulla stradina si affacciano diverse e caratteristiche scalette scavate interamente nella roccia viva che conducono alle casette dell’abitato e che rendono tutto molto più suggestivo.
Di interesse architettonico, si segnala inoltre, la presenza, sulla sommità del Borgo, della Chiesa della Madonna delle Grazie, risalente al XVII secolo e attualmente non agibile ed il Castello.
Ai piedi del borgo è ubicata la Chiesa della Madonna del Carmelo, che gli abitanti del luogo chiamano Santa Maria